- Questa proprio non me la pappo. - disse il Guardone, aguzzando la vista. - E' l'ultima cosa che mi verrebbe in mente di credere. Bisogna pure difendersi nella vita... Non si può sempre restare aggrappati all'aria...
- E a cosa vorresti credere se non all'eros? - disse Catullo, spallandosi comodo sulla sedia di legno pregiato. - Alle tue stesse filastrocche nichiliste? Ai tuoi stessi mucchi di parole incompresibili?
- Io forse sono inutile, non le mie parole. Le parole sono frutto di millenni di travagli umani. Ma sarebbe veramente eccessivo se io mi mettessi in mente che tu possa anche lontanamente capire delle cose del genere.
- Il tuo vero guaio è che usi troppe parole, amico. Non si capisce davvero nulla di tutto questo tuo ciangottare a vanvera. - disse Catullo.
- Mi farai cacciare da Betty?
Catullo lo guardò e non seppe che rispondere, perchè intanto il crucco portava marchi preziosi alla tirata pratica di tutto il maneggio.
- Se hai finito i soldi penso proprio di sì. - disse. - Ma se hai ancora la saccoccia piena di soldi ti sopporteremo ancora. Che male c'è spremere un tonto come te? Betty la pensa espressamente come me.
- Anche Betty? - chiese ansioso il Guardone.
- Soprattutto Betty. - ammise Catullo.
- Betty non pensa queste cose, perchè semplicemente Betty è indifferente a tutto, quindi anche a me.
- Credi pure ciò che vuoi.
- Tu sei soltanto un servo. Chissà che ti credi di essere.
- Io sono l'amante di Betty. - disse Catullo.
Il Guardone scoppiò a ridere proprio di gusto.
- AH! AH! AH! Cosa saresti tu? L'amante? AH! AH! AH! L'amante del piatto sporco di Betty sei tu. Ecco ciò che sei! Sei un essere davvero ridicolo! Se tu non fossi così ignorante penserei davvero che tu sia un poeta. Con quel penoso nomignolo poi... Catullo... PFUI!
- Tu non sei altro che un vecchio bonzo. - disse allora Catullo per darsi un tono.
Proprio in quel momento entrò Betty. Sbirciò i due e disse:
- E' pronto in tavola. Una porzione di cielo è un piatto troppo prelibato per tutti, figuriamoci per due scollati di cervello come voi.
GD ANGELILLO
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