lunedì 26 dicembre 2011

DEDIZIONE

La donna era arrivata sotto la pioggia e tutta gelata per il vento che calava dai monti circostanti.
"Cerca pure di capire il mondo se ci riesci. - pensò. - Cerca pure di sapere se sei arrivata alla porta della tua completa dedizione, o se ti tocca ancora di passeggiare ancora... Betty la troverò ma è certo che lei non mi cercherà mai, io comunque..."
- Catullo, vattene pure nei vicoli a farti un bottiglietto di ruhm... - gli fece misteriosamente Ferrofino, dopo essersi consultato con Uovocaldo. - Ormai lo spettacolo è finito. Non te ne sei accorto da solo? Guarda che ora la Betty aspetta un'ospite...
- Non te ne preoccupare, cameriera. - disse Catullo. - Pensa piuttosto a pensare ai numeri di circo di quelle tre balordaggini che devi ammassare durante la giornata per guadagnarti il panino imbottito della tua parca cena...
- Ohi, Catullo, te e il Guardone non siete mica i miei padroni, anzi. - disse Betty. - Anzi perchè non fai come ti dice Ferrofino? Che te ne vai un pò fuori dalle balle? Io un ruhm me lo prenderei volentieri da sola però.
Catullo si alzò e se ne andò senza dire più niente.
- Va'. Vattene a comprare un libro di poesie ora. - disse Betty.
Il Guardone, vista la mala parata, se ne andò anche lui senza dire niente.
- Ecco: se ne sono andati. - disse Ferrofino.
La signora allora entrò.
- Eccola, preparatela come uno sgabello che voglio fare colazione ora su un tavolinetto così grazioso. - disse Betty.
GD ANGELILLO

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