venerdì 23 dicembre 2011

LA BELLEZZA SCEGLIE E NON C'E' ERRORE PER LEI

Prima di tornare a pensare che dopotutto era un fallito si chiuse per bene nella sua camera. Poi andò a fissarsi allo specchio del gabinetto e si lavò le mani.
"Magari fossi come Ponzio Pilato che potessi lavarmi le mani di me stesso. Sarebbe un gran progresso per me", pensò non senza un sorrisino di malcelata autocommiserazione.
Poi andò alla madia e tirò un bel sorso dalla sua bottiglia segreta di whisky, beveva sovente da solo, cosa che lo faceva inorgoglire non poco.
Nell'altra stanza udì di punto in bianco un maledetto frastuono. Trattenne il respiro e origliò meglio. Era il Guardone che s'era buttato addosso a Betty e l'abbracciava a manbassa. Betty non si sentiva che si negava.
Forse il Guardone aveva dato fondo al suo portafoglio corazzato e era partito all'attacco. Filosofia più follia più lussuria fanno una mistura esplosiva difficilmente gestibile. Così il grassone aveva violata la pace stipulata in maniera tacita e civile. Ora la guerra non si poteva più falsificare, ma dopotutto tutti i giochi li gestiva Betty. C'era poco di che protestare. Betty possedeva il mondo, ivi compresi i cervelli di tutti gli uomini dei dintorni a disposizione.
Lui forse era solo l'uomo del passato. La bellezza sceglie e non c'è errore per lei. Così doveva essere. Non poteva essere altrimenti. 
Catullo quasi quasi si metteva a piangere. Trattenne a malapena le lacrime. 
"Vai a letto e dormi fino a Pasqua", così si disse.
Quanto all'amore era un affare che gestiva totalmente la donna, su questo non potevano esserci dubbi. L'unico mezzo che possedeva un uomo era di cercarsene immediatamente un'altra, possibilmente più bella e più attraente di colei che era scappata.
Sì, ma nel caso che quella donna, per disgrazia, fosse Betty si trattava di un'autentica tragedia, per lo sciagurato mollato naturalmente.
"Tutte le donne sono pazze", pensò, in preda al più assoluto sconforto, Catullo. "ma Betty ha un intero manicomio che le balla nel cervello".
"Lei è bellissima, può fare con gli uomini proprio tutto quello che vuole", pensò dopo un pò Catullo, accendendosi nel buio una sigaretta e ascoltando aldilà del muro di cartone della camera i risolini di Betty e i sospironi già abbastanza disperati del Guardone.
GD ANGELILLO

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