martedì 27 dicembre 2011

LA PADRONA

Si cuoceva un pò tutti nel brodo primordiale della propria stessa lussuria. Ma tutti invece che erano preoccupati della propria cartolina di circolazione. Ognuno un ambulatorio di chiacchere malate. Ogni serata a passare in rivista la realtà con le parlantine matte degli altri.
Betty fece 1124 fotografie quella mattina e era rimasta sempre lei. Qualcuno le fece la proposta di diventare la padrona  dell'indifferenza di tutti e di scambiare ipotesi per conclusioni. Di metter su finalmente il manicomio degli schiavi, con angeli e carcerieri annessi.
- Ma sono davvero tutti così fuori di testa, caro? - chiese Betty Page.
- Anche peggio. - disse il Dottore. - E tu?
- Io sto abbastanza bene, grazie. - disse Betty.
- E allora puoi fare benissimo la padrona dei malati di testa. - disse il Dottore.
- E in che consiste questo essere la padrona?
- Niente. Li devi solo frustare sul didietro ogni tanto e umiliarli e dir loro tutto il peggio che si possa dire.
- Tutto qui?
- Tutto qui. - disse il Dottore e si fece una gran bella ghignata.
- E come si chiama questa malattia?
- Follia.
- Ma si può guarire?
- Non dovrei dirlo perchè sono un dottore: ma praticamente no.
GD ANGELILLO

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