L' Avvocato era in piedi, Betty seduta a letto. L'Avvocato aveva almeno mezzo chilo d'oro al polso tra orologio e braccialetti, fece un un pò di fatica a alzare il braccio per grattarsi il naso.
- Te ne vai già, moccioso? - gli disse Betty. - Quando esci chiudi la porta.
L'Avvocato ebbe una smorfia di fastidio.
- Ti volevo chiedere ancora una cosa. - disse.
Betty lo guardò in maniera interrogativa.
- Mi dici che ne sarà di me? - fece l'Avvocato.
Betty si raddrizzò sul letto.
- Certo che sì. - disse e così si mise le scarpe con i tacchi alti, e si alzò in tutta la sua magnifica figura.
- Tarocchi? - chiese.
- Chi è sempre spogliata può pure vedere tutti gli altri spogliati. - disse l'Avvocato.
Betty andò dal suo comò e tra i trucchi e i pettini prese un mazzo di carte divinatorie. Cominciò a sfogliarle a una a una.
- Più usate sono e più funzionano. Comunque la cosa più importante è che dicano la verità. - disse.
L'Avvocato andò a sedersi al tavolo.
Betty salì sul tavolo in tutta la sua incantevole presenza e con il suo profumo di primavera in sboccio, e cominciò a disporre le carte.
- Cosa ti interessa di più l'amore o il piacere? - chiese.
- Il denaro. - disse l'Avvocato.
GD ANGELILLO
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