martedì 20 dicembre 2011

UNA FOLLIA VALE L'ALTRA

- Come al solito hai il tuo fedele caso fortunato dalla tua parte. - disse Catullo. - Bisogna pure avere il coraggio di mandare all'inferno il proprio lavoro se questo ci preclude l'amore, non è vero? Vuoi che ci parli io con il capo delle ferramenta? E' lì che sempre continua a scattare foto. Betty ne è stufa ormai per stasera.
- Betty si arrabbierà se la distogli dal lavoro. Non prendermi in giro, Catullo.
- E' la Marilyn che ora la sta affiancando. Si sostengono a vicenda.
- Solo che una è la serva e l'altra è la padrona.
- Una follia vale l'altra.
- Ogni cosa è la stessa. TAT TWAM ASI, dicono gli indiani. Tu scegli la tua follia e per l'inverso la tua follia finisce per scegliere proprio te. Così alla fine si riesce per davvero a diventare proprio ciò che si è.
- Forse per stasera me ne vado prima. -disse il Guardone, e si spostò soltanto dalla sedia.
- Io resto qui. - disse Catullo. - Parlerò io per te quando lei sarà tornata, così non sentirà tanto la tua mancanza. Io tanto non so proprio dove andare se non da Betty Page, e allora giacchè sono sul posto mi conviene davvero rimanerci, mi è pure il fine della mia vita dopotutto. Io non capisco niente di spiegazioni al tuo contrario, ma in compenso so benissimo cosa fare. Se un giorno mi sparerai per il tuo odio almeno potrò dire che non ne sapevo niente, mentre tu al contrario accetti la mia amicizia solo per poterla pienamente scansare nel momento stesso in cui te la offro. Siete sempre così precisi nelle vostre diagnosi voi filosofi ma poi nella pratica di guarigione della malattia ci date sotto con la boxe come fanno un pò tutti. Grazie ma così posso fare lo sputasentenze anch'io, solo che non me ne frega niente. Io vado avanti per la mia strada anche se la via d'uscita non è la porta ma quella finestra lì al ventesimo piano del grattacielo che si chiama Betty Page.
- E allora perchè non ti schianti? - fece con un ghigno di cattiveria il Guardone.
- Guarda che mi sono già schiantato. - disse scoppiando a ridere Catullo. - Esattamente come te.
GD ANGELILLO

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