domenica 22 aprile 2012

LA PRIMA PIU' GRANDE LIBERTA' E' PROPRIO L'AMORE

   - Il tuo uomo? Cosa ne so io del tuo uomo?
   - Il mio uomo e gli uomini di altre 4 donne han perso la testa per te.
   Betty cadde dalle nuvole e fece una strana smorfia.
   - Tu rubi i pensieri degli uomini di migliaia di donne. In un paese civile le selvagge come te andrebbero messe in condizioni di non nuocere.
   - Io non faccio del male a nessuno, cara la mia signora.
   - Questo è da vedere. Un gruppo di avvocati si sta già occupando della questione.
   - Pensate ad amare meglio i vostri uomini piuttosto, mezze calzette.
   - Farai fagotto, arpia.
   - L'America è un paese libero, cara. E ricordati che la prima più grande libertà è proprio l'amore. E il suo sognare...
GD ANGELILLO
http://www.books.google.com/

IL LATTE DI BETTY PAGE

Leone Camisello, il lattaio ebreo si innamorò di Betty fino all'inverosimile e cominciò a non dar retta più a nessuno. Mise tutti i suoi pensieri in scatolette sigillate e li legò alle cartoline di Betty, già in circolazione come prezioso denaro contante di tutte le anime sognanti l'amore.
   Tutte le vacche di Leone Camisello, il lattaio del fondo del quartiere, cominciarono a far latte solo per Betty. Tutti gli altri clienti cambiarono lattaio. E, manco a dirlo, gli affari di Leone fiorirono come grattacieli illuminati per tutta New York. Il latte di Betty Page? Il latte che si beveva Betty Page? Tutti lo vollero. Leone si comprò altre 15 vacche e manco quelle bastarono più. Leone conquistò altri quartieri.
   - Quando ti bacerò? - diceva Leone Camisello a Betty.
   - Quando mi andrà. - gli diceva Betty e si prendeva sempre la sua bottiglia di latte per il solito mezzo dollaro.
GD ANGELILLO
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FORTUNA

Fortuna. Conoscerla, persino soltanto vederla.
     Nemmeno una pioggia d'oro a catinelle poteva sopportare il paragone di quella incredibile fortuna.
     Senso del mondo e respiro di forza.
     - Una fortuna che può bastare per un millennio.
     - Se ti riferisci ai soldi, te di fortuna non capisci un bel nulla - disse Betty.
     - No, io parlo di bellezza.
     - In questo caso vammi a chiamare pure don Chisciotte.
     Il lattaio ebreo si morse le labbra.
     - No, no, che mi frega del denaro?
     Gli uomini dicevano sempre così, salvo poi spararsi alle spalle per un pugno di dollari.
     - Dite tutti così. - disse Betty.
     - Il vero crimine dopo averti conosciuto è non innamorarsi di te. - disse il lattaio. - E dopo ancora non può esistere nessuna espiazione.
GD ANGELILLO
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LEONE, IL LATTAIO

   - Come proprio a te?
   - A me. A me. - disse Camisello. - Una cotta da restarci le penne. Sei bella, Betty, possono farti i manifesti per tutti i film e la gente non si stuferebbe manco per niente. Sei perfettamente in regola per far innamorare il mondo intero, figuriamoci un lattaio ebreo di fondo quartiere.
   - Dai, Leone, non mi tirare questa diceria da parrucchiera dietro. - disse Betty.
   - Sei una favola vivente, e scassi l'equilibrio di qualsiasi mente di maschio.
   - Esagerato.
   - Io conosco pure un prete cattolico che si spoglierebbe di colletto e tunica pur di scapparsene con te a Miami.
   - Leone, dammi la mia solita bottiglia di latte, per favore. - disse Betty.
   Leone Camisello le diede la bottiglia di latte.
   Betty gli diede mezzo dollaro.
GD ANGELILLO
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57 RIVISTE D'AMERICA

Betty si mise a camminare avanti e indietro per tutta la casa. Si accarezzava ogni tanto le gambe per mettersi a posto le calze eleganti. Era semplicemente uno schianto. Quando finalmente andò a sedersi davanti a Padrone Willy sembrava lei la padrona reale di tutte le riviste di soli uomini d'America, e in effetti, in un certo senso, era proprio così.
   - Willy - disse senza scomporsi. - Per me hai ancora pochi giornali.
   - Ma che dici? Ne ho 57, ti sembrano pochi?
   - Si tratta pur sempre dell'America.
   - Beh, in effetti devo convenire che non sono ancora abbastanza visto le vere potenzialità dell'intero mercato.
   Padrone Willy li avrebbe volentieri ceduti tutti pur di passare una notte d'amore con Betty, ma la sua fatica di miliardario era più forte di qualsiasi altra illusione e così disse:
   - Betty, ti prometto che mi comprerò tutti i tuoi amanti e li manderò a lavorare in miniera pur di constrigerti a pensare a me come marito.
   Betty si alzò i capelli in un gesto altamente erotico e disse, con sufficienza:
   - E' me invece che non riuscirai mai a comprarti.
   Padrone Willy deglutì amaro e accusò il colpo.
   - Perchè? -chiese.
   - Io, come tutti gli uomini veri, non sono in vendita. Mi sembra un ottimo motivo, non ti pare?
GD ANGELILLO
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QUANDO BETTY SI ALZAVA LA GONNA

   Nel salotto della bella casa di Betty, tutto adornato di velluti e di sete, Alicia Sunk era stravaccata su una comoda poltrona  di pelle, con una coperta ricamata addosso al suo attraente corpo nudo.
   Padrone Willy se ne stava tutto alterato a guardare i fotografi che facevano un servizio lampo con una Betty semplicemente radiosa.
   - Scusi, Padrone Willy, ci sono già io che mi prendo cura di Betty se vuole lei può benissimo andarsene a riposare. - disse Alicia.
   Padrone Willy, l'impresario di riviste più potente d'America, ignorò del tutto il consiglio e pensò esclusivamente alle 4 bistecche arrosto che si sarebbe pappate al ristorante. Era turbato ma pure molto affamato. Era innamorato come tutti di Betty, solo che non lo dava a dimostrare nemmeno a se stesso. Aveva pure un fortissimo mal di testa e gli faceva, in sovrappiù, un caldo della malora, dovuto alle decine di lampade dei fotografi.
   - Non importa, se vuole rimanere rimanga pure. - disse Alicia. - Un pò di riguardo a se stesso non le farebbe male.
   L'impresario si prese un taccuino da una sua tasca e cominciò a fare di conto. A vedere quanto aveva guadagnato in quella settimana si sentì improvvisamente meglio.
   Betty manco a farlo apposta si sollevò la gonna e gli fece vedere le sue belle gambe. Padrone Willy si sentì improvvisamente di nuovo male.
   Quando Betty si alzava la gonna tremavano le colonne di tutta la città.
GD ANGELILLO
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MENTRE BETTY SI PETTINA

Padrone Willy la guardava perplesso pettinarsi allo specchio.
   - Tutto questo non sta nè in capo nè in coda. - disse.
   - Tu non hai la minima idea di quel che si possono portare nella loro testa gli uomini, sia giovani che vecchi. - disse Betty. - Hanno tutti un circo Barnum nella loro fantasia, un inferno di puttane e un paradiso di madonne mischiati alla rinfusa insieme.
   - Gli uomini comprano tutti i miei giornali sconci, sono io che decido quello che devono avere in testa. - disse Padrone Willy. - E comunque queste son cose che non si possono discutere in pubblico.
   - Ma per carità! Tu puoi accendere solo il fiammifero che ti serve al tuo sigaro. Le fantasie sessuali degli uomini sono proprietà intellettuale esclusiva di un diavolo di manicomio. Tu le tue prediche da 4 soldi le puoi andare a fare solo alle fiere dei tamarri che non sanno manco da che parte è girato il loro collo. Te parli senza riflettere per nulla.
   Padrone Giacinto Willy alzò le braccia al cielo.
   - Tu ignori completamente la potenza dei soldi. - disse. - E dei miei in particolare. Ricordati che sono io che ti ho inventata.
   Betty lo guardò ironica, smettendo un attimo di pettinarsi.
   - Ti sbagli di grosso, caro. Sono io invece che m'invento dal nulla tutti i tuoi venerati dollari.
GD ANGELILLO
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sabato 21 aprile 2012

LA BELLEZZA DA' SEMPRE LA FELICITA'

 Betty parlava felice molte volte con le alte sfere che per paradosso aumentavano il suo senso dell'umorismo e le sue invettive d'amore.
   I potenti, ben si sa, sono talvolta schiocchi e puerili, e anche abbastanza instabili.
   Poco dopo gli incontri Betty ritornava ai suoi abituali ritrovi e rideva di quel che invariabilmente gli uomini pensavano di lei, che fosse cioè a un passo dalla beatificazione all'inferno dei loro sensi.
   Nessuno badava ai suoi richiami al buon senso quotidiano, ma insomma erano comunque i grandi editori che stabilivano le somme e le uscite.
   Tutti volevano bussare alla sua porta e sgraffignare almeno un servizio. Betty non diceva a nessuno no, lei era la dea dell'Abbondanza e dell'Amore, almeno quello sognato sulle carte patinate delle migliori riviste americane.
   Chi aveva paura della grande felicità della vita guardava a lei con molto sospetto e molta circospezione.
   Tutti gli uomini intanto bevevano e banchettavano alla sua salute, e ballavano al ritmo frenetico di tutte le sue micidiali entrate in scena.
GD ANGELILLO